È stato presentato al Polivalente «Galleria valsabbina»

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06 Aprile 2007
Testata news: 

IDRO. È stato presentato al Polivalente «Galleria valsabbina»
La collana si è arricchita con un libro sulla pittura

Nei giorni scorsi, la collana «Galleria valsabbina» si è arricchita con una nuova pubblicazione dedicata alla valorizzazione della storia locale: si tratta del decimo quaderno dei Lions valligiani, che si intitola «Itinerario artistico in Vallesabbia - Domenico Voltolini e la sua bottega».
Il quaderno appena uscito dalla stamperia grazie al contributo del Lions club ha ulteriormente ampliato una produzione avviata nell’ormai lontano 1980 da Ugo Vaglia, illustre storico locale, e oggi coordinata da Alfredo Bonomi, membro degli atenei di Brescia e Salò nonché di quello di Venezia. «L’ultima uscita - spiega proprio Bonomi - è stata presentata a Idro, nella cornice dell’Istituto Perlasca che per l’occasione è stata arricchita dalla preziosa presenza dei ragazzi dell’Ipssar Alberghiero, i quali hanno completato l’evento offrendo una cena di qualità».
Il tutto in una serata congiunta Lions-Rotary club Valsabbia. I contenuti? «È un viaggio significativo nel mondo della pittura valligiana del Settecento, e in particolare un approfondimento dell’opera del pittore Domenico Voltolini».
Il libro, con una bella veste grafica e un corredo fotografico importante, è il risultato del lavoro di Bonomi e della ricercatrice Michela Valotti, e affronta con ampli riferimenti bibliografici il nodo della pittura in Valsabbia dalla fine del ’600 alla seconda metà del ’700.
Dopo la carrellata di Bonomi sulle presenze di pittori «foresti» e bresciani nelle grandi chiese, da Vobarno a Preseglie e da Comero a Ono Degno, la Valotti analizza la produzione del Voltolini: un autore che per 50 anni (dal 1696 al 1746) ha avuto bottega a Vestone, e che ha lasciato hìuna notevolissima testimonianza di sé anche in Valtrompia, nell’area del Sebino e nella bassa Valcamonica.
«Un pittore con alcuni registri di alto livello e altri meno elevati - conclude Bonomi - ma comunque interessante per comprendere gli influssi artistici dell’epoca».
m.pas.

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