Odolo - Nella splendida corte del San Zago illuminata dalle candele e odorosa di fiori e citronella, una calda serata ha fatto da cornice ad un raffinato concerto di musica jazz con la voce di Daniela Abeni e gli strumenti di Antonio Principe piano, Mauro Sereno contrabbasso, Sergio Mazzei batteria.
L'occasione propizia anche per tributare il giusto risalto alla suggestiva cerimonia del passaggio del collare al nuovo Presidente Fausto Cassetti, per la verità già in carica dall'inizio del mese.
Dopo una breve sintesi dell'attività svolta nel passato anno sociale che conclude anche il periodo di "rodaggio" del Club a due anni e poco più dalla Fondazione il Presidente Cassetti ha sottolineato:
"Dopo le normali difficoltà iniziali il nostro gruppo ha raggiunto un livello di coesione particolarmente alto, ce ne accorgiamo tutti, coviviale dopo conviviale; lo spirito rotariano sta progressivamente permeando il nostro gruppo. Stiamo diventando amici. Credetemi è un successo importantissimo. Ci consentirà di programmare iniziative importanti, ci consentirà di incidere positivamente nel tessuto sociale a noi circostante, ci arricchirà come persone".
"Il merito - ha concluso - è certamente vostro, dei soci del Club Valle Sabbia Centenario. Di questa disponibilità vi sono davvero grato e vi prego di non farla mai mancare anche negli anni a venire. Credo però che abbia fatto da prezioso collante la passione sincera, il lavoro preciso, serio, costante, efficace del nostro Presidente Nicola Bianco Speroni.
Prima che perfetto rotariano, il nostro Professore dai mille titoli, (ultimo in ordine di tempo il pluri-assessorato al Comune di Odolo) è un ragazzo straordinario. Sa coniugare mirabilmente la fase progettuale con quella realizzativa, sa coordinare, sa scegliere, sa decidere. Sempre con l'eleganza e il tratto leggero che lo impone come leader naturale. Averlo tra noi è una fortuna. A nome di tutti voi voglio ringraziarlo per quello che ha fatto, ancor di più per quello che farà. Mi permetto solo di aggiungere che di Nicola ce n'è uno solo. Ricordatelo e siate comprensivi nei confronti di chi si trova nella difficile condizione di dovergli succedere!".