C'è un «fiume di energia» che alimenta la Valsabbia

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16 Ottobre 2011
Testata news: 

GAVARDO. È attivo e funzionante il più grande impianto solare pubblico d'Europa

C'è un «fiume di energia» che alimenta la Valsabbia
Massimo Pasinetti

Il «lago di luce» soddisferà il 50% del fabbisogno dei Comuni aderenti Previsto anche un guadagno netto di 1,6 milioni annui da ridistribuire

La Valsabbia è ora alimentata da un «fiume di energia» grazie all'impianto fotovoltaico, ormai funzionante, di Gusciana di Gavardo.
Un impianto che soddisfa il 50% del bisogno energetico dei comuni aderenti al progetto e che permetterà di guadagnare 1,6 milioni di euro all'anno; soldi che verranno poi ridistribuiti equamente tra le amministrazioni che fanno parte della Comunità Montana, ente in prima linea nella costruzione del «lago di luce» di Gusciana.
L'IMPIANTO fotovoltaico di Gavardo è il più grande in Europa tra quelli pubblici, con una potenza di 6 MegaWatt. È stato realizzato su un'area di 35 ettari di cui 12 occupati in precedenza da un grande allevamento di tacchini. Qui, dopo la bonifica, sono stati asportati oltre 350.000 chilogrammi di eternit, che hanno lasciato il posto ai quattro ettari di pannelli solari. I primi a visitare la stazione, che è entrata in funzione nel dicembre scorso, sono stati i soci del rotary Vallesabbia, accolti dai vertici della Comunità Montana. «Stupisce la rapidità della realizzazione a cura della Comunità Montana di Vallesabbia», il commento dei visitatori.
LA RAPIDITÀ con la quale lo si è realizzato e la rapidità con la quale è entrato in funzione. «Ed è questo che ha convinto molti ad aderire al primo conto energia, quello più premiante, poi ridotto dal gennaio 2011 - spiega il presidente della Comunità Montana Ermano Pasini -. E chi non lo aveva fatto a dicembre, è stato convinto dai numeri: l'impianto sta producendo il 10% in più rispetto a quanto era stato stimato».
Il presidente Pasini si è poi dichiarato particolarmente soddisfatto, ma non sorpreso, del fatto che il rotary della Valsabbia sia stato il primo gruppo in visita all'impianto, riconoscendo ai soci rotariani un'attenzione speciale al territorio.
LA PRODUZIONE di energia elettrica interamente venduta al gestore (Gse) consente di compensare il 50% del consumo di elettricità per le utenze pubbliche di tutti i comuni della Valsabbia che hanno aderito al progetto, di pagare il mutuo sottoscritto per la realizzazione dell'impianto (nulla è stato chiesto di spendere ai comuni aderenti) e di incassare il famoso milione e mezzo di euro l'anno da ridistribuire ai municipi consorziati. «I progetti futuri prevedono la sistemazione della restante area disponibile - svela Pasini -, per la realizzazione di un vero e proprio parco didattico sulle energie alternative, che possa accogliere gruppi e scolaresche».
L'IMPRESA, che ha ricevuto riconoscimenti a livello mediatico da Tg1 e Tg3 e si è guadagnata la prima pagina del Corriere della Sera, ha fatto la sua comparsa anche nel quiz «Chi vuol essere Milionario». La domanda posta da Gerry Scotti recitava: «In quale provincia italiana si trova il più grande impianto fotovoltaico pubblico d'Europa?». La risposta della concorrente è arrivata grazie all'aiuto del pubblico.

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