Indagine a scuola: tra i ragazzi è alto il consumo di alcol

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01 Novembre 2011
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Vobarno
Indagine a scuola: tra i ragazzi è alto il consumo di alcol
VOBARNO Comunità locale, università, cooperative, scuola, enti culturali uniti nello sforzo di comprendere il variegato mondo degli adolescenti. È quanto avvenuto in terra vobarnese con l'indagine sulla popolazione studentesca del borgo valsabbino, compiuta per far luce sulle dinamiche di devianza.
L'indagine, voluta dall'assessore alle Politiche scolastiche, Valeriano Buffoli, è stata presentata nel corso di un incontro organizzato dal Rotary club Valsabbia, guidato da Davide Donati. Il progetto, denominato «Trompe-l'oeil», è stato realizzato dall'ente locale in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Brescia e il supporto della cooperativa sociale Area, sotto la curatela del professor Carlo Alberto Romano. La dottoressa Valentina Berna - che ha potuto contare su una borsa di studio messa a disposizione da Incipit, il progetto di mutualità della Cassa rurale Giudicarie Valsabbia Paganella - ha invece condotto la ricerca sul campo.
Un corposo questionario (30 domande), è stato sottoposto a 324 tra ragazze e ragazzi tra 12 e 16 anni, frequentanti le tre classi delle medie e il biennio delle superiori, con lo scopo di verificare l'uso di sostanze stupefacenti e alcoliche tra i giovani, oltre che raccogliere informazioni sulla fruizione delle tecnologie informatiche.
I dati emersi dall'indagine offrono non pochi spunti, e non del tutto positivi. In particolare i curatori della ricerca hanno rilevato che la frequenza di consumo degli alcolici è elevata. Il 65% dei maschi frequentanti la prima media ha infatti risposto di aver avuto occasione di bere bevande alcoliche, ma la percentuale si innalza a ben il 75% per i maschi di 16 anni. Per le sostanze stupefacenti, oltre il 40% degli intervistati ha dichiarato di «conoscere una o più persone che fanno uso di droga». In merito all'uso delle nuove tecnologie la maggioranza dei ragazzi, oltre il 30%, ha riferito di non essere mai controllato dai genitori durante la navigazione in Internet.
A conclusione dell'indagine gli autori evidenziano che essa ha avviato un processo di conoscenza della popolazione studentesca assai interessante, sia sotto il profilo del rischio di uso inidoneo di sostanze (alcol e droghe) sia sotto quello dei rischi legati all'abuso dell'informatica. Tocca ora agli adulti attuare adeguate azioni, come interventi informativi e preventivi.

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