Brescia - Un antropologo propose un gioco a un gruppo di bambini africani: mise un cesto pieno di frutta accanto a un albero e disse loro che il primo che vi fosse arrivato, avrebbe vinto i dolci frutti.
Quando disse ''partenza!'', i bambini si presero tutti per mano e corsero verso il cesto, poi si sedettero e gustarono la frutta tutti insieme.
Quando l'antropologo chiese loro perché avessero corso tutti insieme, quando solo uno poteva avere tutto per sé, i bambini risposero: ''Ubuntu... come può uno di noi essere felice se tutti gli altri sono tristi?''
Ubuntu vuol dire: ''Io sono perché noi siamo''.
Con queste premesse si è svolta a Brescia la Festa, promossa dal Rotary Club Valle Sabbia (presidente Marcello Zuddas) e dal Rotary Club Brescia Est (presidente Pierfrancesco Rotondo), che ha raccolto oltre centocinquanta ospiti desiderosi di condividere lo spirito del progetto e il momento di festa.
Per il Comune di Brescia era presente l’assessore Giorgio Maione, il Rotary era rappresentato dal past Governor Angelo Borgese e l’Associazione Sfera (www.sferaonlus.org) promotrice del progetto dal presidente Ennio Franceschetti.
Il Progetto Ubuntu prevede la realizzazione di un centro giovanile a Kikwit nella Repubblica Democratica del Congo dove i bambini possano trovare rifugio e sicurezza, assistenza sanitaria ed educazione, la possibilità di apprendere un lavoro adatto sia per i ragazzi che per le ragazze. L’impegno dei due Rotary club, grazie alle
competenze dei propri soci, sarà quello di provvedere alla progettazione tecnica degli immobili e degli impianti nonché di seguire la direzione dei lavori.
Già nei mesi scorsi l’ingegner Claudio Ceni, socio del Rotary Brescia Est, si è recato in Congo per il primo sopralluogo e i rilievi.
Il momento della raccolta fondi durante la serata è stato particolarmente brillante grazie anche alla generosità di alcuni soci che hanno offerto premi e contributi:
fra questi Luigi Salvini, Pierdomenico Dall’Era, Davide Donati, Giovanni Pasini e Marco Levrangi.