LA CERIMONIA. Quindici bresciani hanno ottenuto il massimo riconoscimento del club nella sede della Prefettura
Rotary, i nuovi «Paul Harris Fellow»
«Un segno di apprezzamento e riconoscenza per il suo tangibile e significativo apporto nel promuovere una miglior comprensione reciproca e amichevoli relazioni tra popoli di tutto il mondo».
Con questa motivazione, il Rotary della Valsabbia ha insignito quindici dei suoi membri del titolo di «Paul Harris Fellow», la massima onorificenza del Club, concessa una volta all´anno a chi versa almeno mille dollari al Fondo annuale programmi della Rotary Foundation o a chi partecipa al progetto per l´eradicazione della poliomelite nel mondo e ad altri progetti umanitari che caratterizzano l´attività della fondazione.
I rotariani sono stati premiati nelle sede della Prefettura a Palazzo Broletto, alla presenza del prefetto, Livia Narcisa Brassesco Pace, del governatore del Distretto 2050 del Rotary (che comprende le provincie di Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Pavia, Piacenza e alcuni Comuni della provincia di Milano), Armando Angeli, e del presidente del Rotary della Valle Sabbia, Marcello Zuddas.
TRA LORO, QUATTRO (Gianfranco Ronchi, Luigi Salvini, Pierdomenico Dall´Era e Fausto Cassetti) sono stati insigniti del «Paul Harris Fellow» di secondo livello, mentre l´attestato di primo livello è stato consegnato a Alberto Camadini, Arrigo Bandera, Damiano Beltrami, Emanuele Corli, Luigi Zampaglione, Marco Mora, Ruggero Brunori, Davide Donati, Michele Bertani, Giovanni Pasini e Giovanni Marano. Il presidente della Rotary Foundation, Giuseppe Alfonsi, ha ricordato che solo il quattro per cento del raccolto va in spese amministrative.
LA SFIDA PIÙ GRANDE è la battaglia contro la poliomelite, partita in Lombardia 25 anni fa: «Abbiamo vaccinato più di due miliardi e mezzo di bambini in tutto il mondo, impiegando un miliardo e duecento milioni di dollari. La malattia è scomparsa quasi dappertutto, e dei ventimila casi annui di qualche tempo fa ora se ne registrano solo ! centocinquanta in Afghanistan, Pakistan e Nigeria. Dobbiamo el! iminare anche questi», ha sostenuto Alfonsi.
PRIMA DELLA premiazione, Angeli ha ricordato i valori dei rotariani, che si ispirano alla «cultura del servizio e alla scienza del donare: il nostro comportamento deve sempre seguire un preciso codice etico, servendo gli altri con amore».
Manuel Venturi