Odolo riscopre le donne scrittrici

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30 Maggio 2009
Testata news: 

Presentazioni librarie

Odolo riscopre le donne scrittrici

di red.

Presentata la storia della letteratura bresciana femminile nel corso della rassegna «Quattro libri per quattro autori» organizzata dal Comune di Odolo con la collaborazione del Rotary club Valle Sabbia. Presso la Sala Consiliare di Odolo una nutrita partecipazione - ed in particolare una folta rappresentanza femminile - ha fatto da cornice alla presentazione del volume: “Le stanze segrete: le donne bresciane si rivelano” voluta dal Rotary Club Valle Sabbia.

L'opera, promossa dall'International Inner Wheel di Brescia e pubblicata dalla Fondazione Civiltà Bresciana nella collana «Fondamenta» è stata presentata dalla curatrice, professoressa Elisabetta Selmi, docente di Letteratura Italiana e di Storia della Letteratura Teatrale Medievale e Rinascimentale all'Università di Padova. Nel complesso il lavoro segna un traguardo nello stato di una ricerca ancora lontana dall'essere esaustiva, ma che ora si arricchisce in maniera rilevante e approfondisce le conoscenze acquisite con i due precedenti tomi - sempre curati da Elisabetta Selmi - che tracciavano la storia de La Scrittura femminile a Brescia tra il Quattrocento e l'Ottocento (2001). Il volume copre un arco cronologico che va dal ‘400 agli anni Cinquanta del ‘900, quindi dall'alba dell'Umanesimo fino all'epoca contemporanea. Sfilano davanti agli occhi del lettore, in un florilegio di oltre settecento pagine, i profili di autrici bresciane come Brigida Avogadro «sempre sospesa fra storia e leggenda», Laura Cereto, Veronica Gambara, Angela Merici, Maria Maddalena Martinengo, Giulia Baitelli (autrice degli Annali di Santa Giulia), Elisabetta Girelli e Rosa e Carolina Agazzi. «Abbiamo dovuto necessariamente effettuare una selezione - ha puntualizzato la curatrice -, guidate in molti casi dalla volontà di restituire memorie perdute».

Assai differenti, tra di loro, le tipologie in cui s'iscrivono le protagoniste: dalle donne umaniste e letterate petrarchiste alle donne legate ad una forte spiritualità, se non a forme di misticismo; da quelle dedite all'apostolato sociale alle attiviste nel campo pedagogico. La curatrice ha inoltre sottolineato che «all'inizio del progetto si temeva che ci fossero periodi bui di presenza femminile, dato che le donne si immettono tardi sul mercato editoriale. Ma l’ipotesi è stata smentita dalle ricerche d'archivio, che hanno riportato alla luce epistolari e diari custoditi anche in biblioteche nazionali».

Il dettagliato e interessante "ritratto" della produzione letteraria femminile è stato seguito da Barbara D'Attoma, che del volume ha curato l'apparato iconologico. Il profilo di ogni scrittrice è infatti preceduto da un'immagine in bianco e nero della stessa, nella maggior parte dei casi si tratta di un’incisione tratta da uno dei manoscritti, mentre un inserto a colori è dedicato all'ideale femminino lungo lo scorrere dei secoli. Le immagini, tutte relative a opere eseguite da pittori bresciani, forniscono lo spunto iconografico per sottolineare la bellezza femminile tipica della seconda metà del '400 nell’affresco della Sibilla Europa che Pietro da Cemmo dipinse nella chiesa di San Rocco a Bagolino, fino alla “intima” bellezza della lettrice ritratta da Francesco Filippini in un acquerello del 1894, che sottolinea la condizione della donna "spiata" nel momento privato della lettura.

Il prossimo e ultimo appuntamento in calendario sarà martedì 16 giugno quando verrà presentato dall’autore don Gian Mario Tisi il volume dedicato a “Guido Bollani: un uomo di Valle Sabbia”.

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