Lavoro e cultura: il premio «Poisa» per sei bresciani

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Lavoro e cultura: il premio «Poisa» per sei bresciani
26 Febbraio 2009
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I RICONOSCIMENTI. La quarta edizione

Lavoro e cultura: il premio «Poisa» per sei bresciani

Un premio alla cultura del lavoro. Con questa motivazione sei i bresciani hanno ricevuto il riconoscimento «Commendator Lino Angelo Poisa» promosso dal ROTARY club di Brescia Est in collaborazione con i club Brescia Vittoria Alata e Valle Sabbia.
Giunto alla sua quarta edizione, il premio è intitolato ad uno dei fondatori dell'associazione artigiana nel bresciano e punta a «decorare» esempi di tradizione, impegno e innovazione in una società che cambia e fatica a tenere il passo con i fulgidi esempi di un passato di lavoro che sembra ormai molto lontano.
Benedetto Boschi è stato premiato come simbolo della ristorazione bresciana, più conosciuto col nome di Benedetto Girelli; la giovanissima Ambra Gandellini di Nuvolento opera a livello di innovazione produttiva e contatti con l’estero nell’azienda di famiglia di produzione di lampade «Anna Lari & Co.»; Francesco Medici, classe 1924, è il primo della generazione di incisori bresciani che ha operato dal secondo dopoguerra; Giampietro Tonesi è il titolare della ditta «Tonesi Costruzioni Metalliche» che nel tempo si è distinta nella realizzazione di strutture pesanti e leggere; ÈMario Veschetti nel 1949 ha aperto la sua la sua bottega orafa orologiaia, un punto di riferimento fondamentale per le «preziose» necessità dei bresciani Renato Zola, classe 1926, ultimo dei «maester» delle fucine del ferro della Valle Sabbia.M.A.

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