L’«onore» delle armi antiche

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L’«onore» delle armi antiche
05 Dicembre 2008
Testata news: 

ODOLO. In municipio una serata particolare con il rotary: in mostra preziosi esemplari di rare spade

L’«onore» delle armi antiche

A Odolo nei giorni scorsi «l’onore delle armi» ha trovato ospitalità in municipio. Grazie ad un’iniziativa del Rotary Valsabbia, presieduto da Giovanni Marano, e con il Patrocinio del Comune, in municipio è stata allestita una vera e propria mostra a tema, con la selezione di antichi volumi del XVI e XVII secolo opera di maestri d’arme, sulle tecniche di combattimento con arma bianca, e trenta spade del XV-XVII secolo e 20 armi in asta dello stesso periodo, preziosa collezione del maestro Roberto Gotti. Vere e proprie chicche dell’esposizione, alcune copie originali dell’ordine di guerra della Battaglia di Lepanto, e le preziose spade realizzate a Caino nelle fucine delle famiglie Perazzi, Desenzani e Stefana. È stata così recuperata la conoscenza di una tradizione, quella dei fucinatori, che vanta in Valsabbia un’importanza storica che nulla invidia alle tradizioni dei samurai giapponesi o delle lame di Toledo. Nella serata prima il maestro ha tenuto una relazione, e poi i partecipanti hanno potuto maneggiare e soppesare le armi esposte, oltre ad assistere ad un duello secondo la tecnica antica. Le spade furono prodotte ed utilizzate fino ad inizio del ’500, quando ci fu la comparsa delle prime canne ad avancarica. Nel ‘600 la crisi fu completa e la spada fu utilizzata solo per i duelli, in ogni caso molto diffusi: i morti a Brescia a quell’epoca superavano i 2.000 all’anno.

Massimo Pasinetti

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