Il Monumento di Monte Suello testimone del tributo dei Valsabbini

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15 Maggio 2011
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BAGOLINO – Inserendosi idealmente nel contesto delle celebrazioni per il 150° dell’unità d’Italia, ospite del RC Valle Sabbia Centenario (presidente Pierdomenico Dall’Era), il giovane Federico Vaglia, nipote del celebre prof. Ugo,
ha saputo raccontare, con aneddoti avvincenti, la saga risorgimentale che, anche attraverso la battaglia di Monte Suello, ha condotto alla fatidica unità del Paese. Ovviamente, Federico Vaglia non ha tralasciato alcuni episodi eroici celebrati in Valle Sabbia. Fra questi la battaglia di Monte Suello nel 1866 che lasciò sul campo
quasi cento giovani valorosi. Del resto - come dice la nota canzone - anche Garibaldi fu ferito a una gamba. E per di più, come si direbbe oggi, da fuoco amico.
I giovani valsabbini combatterono eroicamente sotto pioggia battente, risalendo dal basso del pendio con vecchi fucili da caricare ogni colpo da posizione eretta quindi molto esposti. Gli austriaci, invece, stavano in alto con i fucili a ricarica. Solo molti anni dopo, nel 1885, in ricordo della battaglia e per custodire le spoglie dei caduti, seppelliti velocemente dopo gli scontri sotto pochi centimetri di terra, fu realizzato il bel monumento sulla strada che da Anfo sale a Bagolino.
L'Associazione Capitolium, impegnata nelle attività di animazione culturale per le scuole, vorrebbe procedere alla sostituzione della copertura del tetto (in parte compromessa) e alla pulitura dei rivestimenti e delle decorazioni marmoree sia interne che esterne al monumento.
L'insieme dei lavori (dedotte le spese progettuali e la manodopera che sono offerte dai volontari) ammontano a circa 30 mila euro.
Chi avesse idee in proposito è pregato di farsi avanti.

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